lunedì 12 ottobre 2015

Mutilazioni genitali femminili africa

Mutilazioni genitali femminili in Africa , ma non solo. Le forme che la violenza sulle donne nel mondo può assumere sono diverse: sessuale, fisica, psicologica. In alcuni Paesi, determinate forme di violenza sono culturalmente accettate dalle singole comunità. Unisciti a noi e Nice per combattere le mutilazioni Genitali Femminili. Sfidando le norme sociali, Nice è sfuggita a soli anni alla mutilazione.


Le mutilazioni genitali femminili sono pratiche tradizionali molto diffuse in Africa e in alcuni Paesi del Medio Oriente e che, in seguito ai flussi migratori, si stanno diffondendo sempre di più anche nei Paesi occidentali.

Le ragazze attendono insieme. Molti genitori portano le figlie dai luoghi più sperduti. A parte Yemen, Iraq e Indonesia, si trovano tutti in Africa. Secondo l’Unicef circa 2milioni di donne sono state sottoposte a questa pratica in tutto il pianeta. Più della metà vive in soli tre paesi: Indonesia, Egitto ed Etiopia.


La pratica è quasi universale a Gibuti, Guinea e Somalia. Asha Ali Ibrahim è una donna somala di anni. Dal Sud America all’ Africa , ha messo a disposizione le sue competenze e conoscenze per aiutare chi aveva meno possibilità.

Questa volta, con Amref, è tornato nel continente africano, per imparare qualcosa di più sulle mutilazioni genitali femminili , su come contrastarle e gestirle anche in Italia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le mutilazioni genitali femminili (MGF) come “forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili , effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche”. Igieniche ed estetiche perché in alcune culture, i genitali femminili sono considerati portatori di infezioni e osceni. In alcune culture esiste una teoria prevalente secondo la quale i genitali femminili possono crescere durante lo sviluppo, come accade per i genitali maschili. Da ciò può risultare una situazione imbarazzante in cui la clitoride giunga a pendere fra le gambe come il pene maschile.


Riconoscendo le mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani, ostacolo alla buona salute ed ai risultati nell’istruzione delle giovani Masai, Amref Health Africa strinse una partnership con la comunità locale al fine di sensibilizzare, coinvolgere ed istruire vari gruppi all’interno delle comunità a proposito dei. Si conoscono vari tipi di mutilazioni genitali femminili con diversi livelli di gravità, di cui la più radicale è comunemente chiamata infibulazione. Una pratica diffusa prevalentemente nell’ Africa Subsahariana che l’immigrazione ha fatto conoscere. Africa , le mutilazioni genitali femminili in sette punti Questa odiosa pratica sopravvive in molti Paesi del continente africano, e condanna per sempre le donne che la subiscono.


La mutilazione genitale femminile comprende varie tipologie di pratiche escissorie dei genitali. Questa pratica prevalente in Africa sub-sahariana, presente anche nei paesi di religione islamica e di cui sono vittime donne e bambine, ha nefasti risvolti fisici e psicologici. Specialmente in Paesi come il Kenya.


Come quella di Diara. Aveva anni quando i suoi genitori, a causa della povertà, la tolsero dalla scuola. E pensarono di farle subire la mutilazione genitale per poi poterla dare in moglie.


Fortunatamente, il suo insegnante convinse i genitori di Everlyne a farla continuare a studiare. Solo così la giovane ragazza ha evitato l’inferno delle mutilazioni genitali. Tutto il resto è il campionario degli orrori, come in buona parte dell’ Africa , nelle zone rurali del Kenya e qui tra le comunità Masai della contea del Kajiado dove, nonostante la legge vieti le mutilazioni genitali femminili , l’escissione del clitoride costituisce da sempre il più importante rito di passaggio all’età adulta.

Dobbiamo fermare questa barbarie e per farlo abbiamo bisogno anche del tuo sostegno! Nel mondo almeno 2milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili. La percentuale di mutilazioni genitali femminili (Mgf) tra le giovani donne in Africa è calata drasticamente negli ultimi vent’anni. Lo ha rivelato uno studio condotto dal BMJ Global Health in cui si parla di un “grande e significativo declino” fra le ragazze sotto i anni, come riporta la BBC.


Per quanto riguarda i paesi occidentali, è indubbio che le mutilazioni genitali femminili si perpetrino nelle comunità dei migranti. Storia delle mutilazioni genitali femminili. Ue e 35mila in Italia.

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