In alcune culture esiste una teoria prevalente secondo la quale i genitali femminili possono crescere durante lo sviluppo, come accade per i genitali maschili. Da ciò può risultare una situazione imbarazzante in cui la clitoride giunga a pendere fra le gambe come il pene maschile. Le mutilazioni genitali femminili hanno delle origini antichissime. Origini che affondano in un passato pre-cristiano, pre-ebraico e pre-islamico. In altre parole, le MGF non c’entrano assolutamente niente con le questioni di carattere religioso.
L’origine delle mutilazioni genitali femminili resta in parte sconosciuta ancora oggi.
Storia delle mutilazioni genitali femminili. La mutilazione genitale femminile comprende tutte le procedure che includono la rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili. Anche in Guinea, in Eritrea e in Sudan, le percentuali sono molto alte.
Le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili sono diverse. Lotta alle mutilazioni genitali femminili Ogni anni milioni di bambine sono costrette a subire mutilazioni genitali. Una storia che ha già colpito 1milioni di donne nel mondo. Una pratica che viola i diritti umani.
Eppure il primo passo è ancora quello più difficile da fare: ammettere di essere una vittima.
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Mutilazioni genitali femminili , su thes. Bambine, ragazze e donne che devono fare i conti, per tutta la vita, con rischi gravi e irreversibili per la loro salute, oltre a pesanti conseguenze psicologiche. Scrivo a questa ora tarda perchè mi piace pensare che di questa assurdità non si debba pensare solo durante una giornata dedicata. Bisogna sfatare il falso mito che le mutilazioni contribuiscono alla fertilità della donna, come viene detto nel mondo islamico, perchè è falso.
Circoncisione femminile cos’è? La circoncisione o infibulazione fa parte di quelle che vengono chiamate mutilazioni genitali femminili. Tale pratica viene adottata e attuata in molti Stati orientali e africani.
Essa consiste nell’asportazione del clitoride e delle grandi e piccole labbra vaginali con la conseguente cucitura della vulva. Washington - Un giudice federale di Detroit, nel Michigan, ha dichiarato incostituzionale la legge che vieta le mutilazioni genitali femminili negli Stati Uniti, anche facendo decadere le accuse nei confronti di due dottori e altre persone incriminate per aver sottoposto alcune bimbe a questa pratica. La MGF è la rituale rimozione, parziale o integrale, dei genitali femminili esterni.
Secondo le stime, 2milioni di donne e bambine in paesi, la maggior parte africani, sono state “tagliate”. L’Europa, già da tempo considera le mutilazioni genitali femminili una grave forma di violenza contro la donna e persegue tali pratiche come reato in forza della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa che, tra l’altro, consente nei Paesi membri che hanno ratificato la convenzione, di perseguire anche all’estero le famiglie. La mutilazione è una ferita che non si rimargina mai, una grave violenza inflitta a bambine e ragazze.
Oltre ai danni fisici e ai tanti rischi per la salute – tra cui quello di morire! Inoltre la tradizione che avvalla le mutilazioni genitali femminili ritiene che la clitoride sarebbe un pericolo al momento del parto per il neonato e per l’uomo al momento del rapporto sessuale. Vengono addotte anche motivazioni “emiche” di pulizia: si ritiene infatti che gli organi genitali femminili siano intrinsecamente sporchi.
Quello che si sa è che, secondo la tradizione di alcuni paesi africani, asiatici e arabi, la mutilazione degli organi genitali femminili serve a mantenere illibata la donna fino al matrimonio. E comunque, anche dopo il matrimonio, durante i rapporti sessuali con il coniuge, la donna non potrà provare piacere sessuale. Liberarsi per la donna non vuol dire accettare la stessa vita dell’uomo perchè è invivibile,.
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