lunedì 27 novembre 2017

Mutilazioni genitali femminili cosa sono

Che cosa sono le mutilazioni dei genitali femminili ? L’Organizzazione mondiale della sanità ha distinto le mutilazioni dei genitali femminili in quattro tipi: I TIPO: circoncisione resezione del prepuzio clitorideo con o senza l’escissione di parte o dell’intera clitoride. MGF ma pochi lo sanno nello specifico. Cosa sono le mutilazioni genitali femminili e perché sono così gravi per la salute di bambine, giovani ragazze e donne: dobbiamo fermare la diffusione di una pratica che mette in pericolo la salute sia fisica sia psicologica di chi è costretto a subirle. Ma quali sono esattamente le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili ?

Immediate complicazioni “post-operatorie” possono includere forte dolore, stato di shock, emorragie, tetano e setticemia, ritenzione urinaria, ferite aperte nella regione genitale e lesioni al tessuto genitale. Sapevi che questa brutale pratica coinvolge 1milioni di donne al mondo? Proprio perché è importante informare e sensibilizzare su questo argomento, abbiamo deciso di parlarne nel nostro articolo. Facci sapere cosa ne pensi. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.


Mutilazioni genitali femminili , su thes. Amputazioni genitali femminili o mutilazioni genitali femminili , che cosa sono?

Ne sentiamo parlare molto spesso. Nella maggior parte dei casi in storie drammatiche di donne che vengono costrette ancora oggi a subire quella che è una tradizione che non dovrebbe più esistere. Attraverso le mutilazioni sessuali, la comunità mostra alle bambine e alle donne che il loro corpo non appartiene a loro. Chi decide di ribellarsi o sottrarsi alle mutilazioni genitali femminili finisce per essere emarginata o stigmatizzata dalla società. La donna diventa una reietta, abbandonata e schernita.


Ecco cosa significa per una donna vivere dopo aver subito le mutilazioni genitali femminili. Domande e risposte di un fenomeno che coinvolge oltre 2milioni di donne, di cui milioni sono bambine con meno di anni di età. Amref è impegnata nelle comunità per fermare la triste pratica del taglio, che ha ripercussioni fisiche e sociali. Eppure, le mutilazioni genitali femminili ci camminano letteralmente accanto: con le migrazioni e la globalizzazione, anche in Italia vivono donne che sono state sottoposte a tagli rituali dei genitali , da ragazzine o perfino da bambine: le stime parlano di almeno 35mila nel nostro Paese, nel mondo i numeri sono da capogiro. Per questo motivo, nelle società africane sono spesso i genitori stessi a chiedere che venga praticata alle loro figlie: questo aumenterà il loro valore e la dote che la famiglia riceverà al momento del matrimonio.


Anche in Guinea, in Eritrea e in Sudan, le percentuali sono molto alte. Le mutilazioni genitali femminili sono viste come garanzia di verginità, volte a preservare la castità delle giovani fino al matrimonio. Le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili sono diverse.


La mutilazione genitale femminile si riferisce alla rimozione parziale o completa dei genitali femminili esterni. Di solito è fatto tra l’infanzia e l’età di anni, ma anche le donne adulte possono sottoporsi alla procedura. Le complicanze derivano dal modo in cui viene praticato l’intervento, dalle condizioni igieniche a cui sono sottoposte le giovani e dal non utilizzo dell’anestesia durante la mutilazione.

Perché purtroppo internet è talmente pieno di pesci pagliaccio che ci trovi qualunque cosa. Dire “ mutilazioni genitali ” può forse erroneamente ricondurre a una vecchia storia di cronaca che vede protagonista una coppia dove lei taglia il pene a lui perché è egoista. Dato che la mutilazione genitale femminile è una forma di violenza di genere, non possiamo contrastarle in modo isolato rispetto alle altre forme di violenza contro le donne e le ragazze o ad altre pratiche nocive come i matrimoni precoci o forzati.


Oggi, nel mondo, almeno 2milioni di donne e ragazze sono state sottoposte a mutilazioni genitali femminili – subendo uno degli atti di violenza di genere più disumani al mondo. Non so a cosa si riferisca riguardo a presunte informazioni superficiali. In ogni caso anche a me risulta che la circoncisione negli Stati Uniti sia in diminuzione, ma non vedo a cosa porti questa constatazione.


Io non difendo la circoncisione, ma la decisione di equipararla alle mutilazioni genitali femminili continua a sembrarmi una sciocchezza.

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