Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Mutilazioni genitali femminili, su thes. Le mutilazioni dei genitali femminili (MGF) sono una tradizione culturale, si sono sempre fatte.
Sud-Darfur, mentre il delle bambine in Kassala sono mutilate tra i 4-anni. Sebbene minoritarie, non mancano situazioni in cui le MGF, se non praticate da bambine, vengono praticate nell’adolescenza, al momento del matrimonio, durante la gravidanza o al momento del parto9.
FOTO MUTILAZIONI UMANE ( VIETATO AI DEBOLI DI CUORE ): Più recentemente si sono avute notizie di mutilazioni di esseri umani in Brasile investigate dall’ufologo Encarnacio Zapata Garcia. Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione da. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le mutilazioni genitali femminili (MGF) come “forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili, effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche”. Al contrario non viene sanzionata la chirurgia estetica intima, che in Occidente assume un rilievo via via crescente, spesso in assenza di una significativa letteratura medica che ne esami la criticità. Riguardano quindi donne lontane ma anche persone, ragazze e bambine, che vivono accanto a noi, e che con noi lavorano, studiano e crescono.
Scarica immagini premium che non troverai da nessuna. Riassumendo: per eseguire una titolazione bisogna utilizzare una buretta, cioè un lungo tubo di vetro graduato munito di rubinetto ad una delle due estremità. Quando leggiamo le storie e le testimonianze che riguardano le mutilazioni genitali si raggriccia la pelle.
Sentiamo i nostri visceri contorcersi dall’orrore e uno stupore confuso attraversarci la mente: Ma come, come è possibile accettare una tortura simile? Quale donna lo farebbe di sua iniziativa? Il febbraio in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali femminili (MGF). La giornata è stata indetta dalle Nazioni Unite.
Questa pratica viene ancora eseguita nei paesi dell’Africa Sub-Sahariana, ma riguarda anche il Medio Oriente, alcuni paesi asiatici e alcune regioni dell’India. Poiché stiamo parlando di mutilazioni genitali femminili, è facile capire qual è il suo ruolo in questa storia. E, in questo caso, il cutter è una donna.
Era poco più di una bambina lei stessa quando ha praticato per la prima volta le mutilazioni genitali femminili a un’altra donna. Allo stesso tempo, sono un argomento che ci riguarda come società scientifica. In Italia qualcosa si sta muovendo. Molto lentamente ma nella giusta direzione. Non si guarda solo allibiti e scioccati al fenomeno delle mutilazioni , ma si cerca di elaborare delle strategie e dei programmi per abolire la pratica, almeno in terra di immigrazione.
Sono vietate mutilazioni quali la spuntatura delle ali delle api regine. Quedan prohibidas las mutilaciones como cortar la punta de las alas de las abejas reinas. Le ragazze attendono insieme.
Molti genitori portano le figlie dai luoghi più sperduti. La lotta delle donne contro le mutilazioni genitali femminili, realizzato dalla giornalista Emanuela Zuccalà e dalla fotoreporter Simona Ghizzoni, che testimonia la sofferenza provocata dalla mutilazione genitale, ma anche il coraggio di tante donne combattive di opporsi a questa tradizione millenaria.
Alterazioni artificiali del corpo umano, quasi sempre permanenti, che risultano dall’asportazione totale o parziale di determinate parti della persona (organi genitali, falangi delle dita, denti), praticate presso popolazioni di interesse etnologico su tutti i membri della società o sulla maggioranza di essi, per scopi. Riconoscendo le mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani, ostacolo alla buona salute ed ai risultati nell’istruzione delle giovani Masai, Amref Health Africa strinse una partnership con la comunità locale al fine di sensibilizzare, coinvolgere ed istruire vari gruppi all’interno delle comunità a proposito dei. Storia delle mutilazioni genitali femminili.
La mutilazione genitale femminile comprende tutte le procedure che includono la rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili. Nel mondo almeno 2milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili. Tra le vittime, milioni sono bambine e adolescenti fino a anni. La circoncisione o infibulazione fa parte di quelle che vengono chiamate mutilazioni genitali femminili.
Tale pratica viene adottata e attuata in molti Stati orientali e africani. Essa consiste nell’asportazione del clitoride e delle grandi e piccole labbra vaginali con la conseguente cucitura della vulva. A parte Yemen, Iraq e Indonesia, si trovano tutti in Africa.
Secondo l’Unicef circa 2milioni di donne sono state sottoposte a questa pratica in tutto il pianeta. Più della metà vive in soli tre paesi: Indonesia, Egitto ed Etiopia. Fiorella Mannoia a TPI: Il mio viaggio in Africa dove gli uomini combattono contro le mutilazioni “Non essendo sardo ho deciso di diventarlo.
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