lunedì 11 luglio 2016

Cosa sono le mutilazioni genitali femminili

Che cosa sono le mutilazioni dei genitali femminili ? L’Organizzazione mondiale della sanità ha distinto le mutilazioni dei genitali femminili in quattro tipi: I TIPO: circoncisione resezione del prepuzio clitorideo con o senza l’escissione di parte o dell’intera clitoride. Mutilazioni genitali femminili , su thes. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.


Sono pienamente in accordo con te.

La religione spinge la gente a fare cose orribili. Sapevi che questa brutale pratica coinvolge 1milioni di donne al mondo? Proprio perché è importante informare e sensibilizzare su questo argomento, abbiamo deciso di parlarne nel nostro articolo. Facci sapere cosa ne pensi. Cosa sono le mutilazioni genitali femminili e perché sono così gravi per la salute di bambine, giovani ragazze e donne: dobbiamo fermare la diffusione di una pratica che mette in pericolo la salute sia fisica sia psicologica di chi è costretto a subirle.


Ma quali sono esattamente le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili ? Immediate complicazioni “post-operatorie” possono includere forte dolore, stato di shock, emorragie, tetano e setticemia, ritenzione urinaria, ferite aperte nella regione genitale e lesioni al tessuto genitale.

Attraverso le mutilazioni sessuali, la comunità mostra alle bambine e alle donne che il loro corpo non appartiene a loro. Amputazioni genitali femminili o mutilazioni genitali femminili , che cosa sono? Ne sentiamo parlare molto spesso. Nella maggior parte dei casi in storie drammatiche di donne che vengono costrette ancora oggi a subire quella che è una tradizione che non dovrebbe più esistere. Domande e risposte di un fenomeno che coinvolge oltre 2milioni di donne, di cui milioni sono bambine con meno di anni di età.


Amref è impegnata nelle comunità per fermare la triste pratica del taglio, che ha ripercussioni fisiche e sociali. Esistono diverse forme e pratiche di mutilazione e l’età delle bambine al momento della mutilazione può variare molto. Eppure, le mutilazioni genitali femminili ci camminano letteralmente accanto: con le migrazioni e la globalizzazione, anche in Italia vivono donne che sono state sottoposte a tagli rituali dei genitali , da ragazzine o perfino da bambine: le stime parlano di almeno 35mila nel nostro Paese, nel mondo i numeri sono da capogiro. Sono considerate violazioni dei diritti umani perché interferiscono con le naturali funzioni del corpo femminile. Le mutilazioni genitali femminili sono un insieme di pratiche effettuate per ragioni non mediche che modificano e danneggiano in maniera irreversibile i genitali femminili.


Uno di questi modi è la pratica della mutilazione genitale femminile. La mutilazione genitale femminile si riferisce alla rimozione parziale o completa dei genitali femminili esterni. Di solito è fatto tra l’infanzia e l’età di anni, ma anche le donne adulte possono sottoporsi alla procedura.


Anche in Guinea, in Eritrea e in Sudan, le percentuali sono molto alte. Le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili sono diverse.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce come mutilazione genitale femminile “tutte quelle procedure che comprendono la rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni non mediche”. Per questo motivo, nelle società africane sono spesso i genitori stessi a chiedere che venga praticata alle loro figlie: questo aumenterà il loro valore e la dote che la famiglia riceverà al momento del matrimonio. Dato che la mutilazione genitale femminile è una forma di violenza di genere, non possiamo contrastarle in modo isolato rispetto alle altre forme di violenza contro le donne e le ragazze o ad altre pratiche nocive come i matrimoni precoci o forzati. Il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili nei confronti delle giovani donne è assolutamente inaccettabile. Per questo motivo, non possiamo volgere la testa dall’altra parte e dobbiamo sentirci personalmente coinvolti da questo tema, impegnandoci affinché venga messa la parola fine a questa pratica”.


Le ragazze attendono insieme. Molti genitori portano le figlie dai luoghi più sperduti.

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