venerdì 25 agosto 2017

Linfonodo ascellare gonfio da un mese

Linfonodi ascellari ingrossati e tumore. Quando c’è un tumore questi linfonodi appaiono grossi e non si normalizzano nel giro di poco tempo, come quando le cause sono benigne o virali. Quali sono le cause dei linfonodi inguinali ingrossati? Ma quali sono le cause di questo dolore sotto l’ascella e quando bisogna preoccuparsi?


I linfonodi ascellari gonfi sono un campanello d’allarme da tenere presente. Quando esiste il sospetto di tumore i linfonodi possono anche essere campionati usando aghi. In genere, questa procedura viene eseguita su linfonodi ingrossati e si chiama ago-biopsia.


Nella maggior parte dei casi, infatti, l’ingrossamento dei linfonodi è semplicemente la conseguenza di un’infiammazione o un’infezione in corso. Il linfonodo ascellare è forse il più visibile del nostro corpo, per questo ci accorgiamo subito se si ingrossa. Nella maggioranza dei casi non c’è da preoccuparsi, in quanto si tratta di semplice follicolite , un’infezione che colpisce il follicolo pilifero e, di conseguenza, la ghiandola sudorale che si trova in corrispondenza. Per quanto riguarda le dimensioni, in linea generale si può affermare che linfonodi di un centimetro sono nella gran parte dei casi di natura reattiva (cioè infiammatoria), mentre la probabilità che la causa di adenopatia sia una malattia maligna aumenta al di sopra dei due centimetri di diametro.


Linfonodo ascellare gonfio da un mese

Gli esami del sangue erano buoni senza nessun valore strano se non globuli bianchi nella norma anche se vicini al limite massimo (su 10). Quando si parla di linfonodo ascellare reattivo si fa riferimento al fatto che le cellule immunitarie che si trovano in questa zona si sono attivate per contrastare un elemento patogeno. Si tratta di un agente che potrebbe mettere a rischio il benessere del corpo e causare un’infezione. Avere i linfonodi gonfi, o le ghiandole linfatiche ingrossate, non è di certo una condizione rara nella vita, ma in gravidanza gonfiori e malanni possono destare qualche problema in più. Un semplice raffreddore o una malattia stagionale può far ingrossare le ghiandole del collo, ma a volte la causa può essere dovuta ad un’infezione.


L’ingrossamento dei linfonodi – le cosiddette ghiandole gonfie – viene chiamato, in medicina, linfoadenopatia. Si tratta dell’aumento del numero di cellule all’interno della ghiandola stessa che realizza, così facendo, il suo accrescimento di volume. Ma cosa sta succedendo, praticamente, quando abbiamo un linfonodo gonfio ? L’aumento di dimensioni è più rilevante rispetto a quello che si verifica nel corso di normali infezioni.


L’indicazione, in questo caso, è perentoria. Il gonfiore dei linfonodi negli adulti oltre i sessant’anni necessita di un’investigazione più approfondita, soprattutto se dura da più di un mese. Bisogna però anche capire da cosa si stia difendendo. Il primo esame da fare, a linfonodi ingrossati, è un emocromo.


Riconoscere un linfonodo ascellare ingrossato è davvero molto semplice: il rigonfiamento è evidente sia al tatto sia alla vista. Quando si percepisce la presenza di un linfonodo ingrossato, l’abitudine è quella di pensare subito ad un tumore, senza pensare che i motivi di questo fenomeno possono essere di altra origine, e che spesso i linfonodi si ingrossano semplicemente per rispondere ad un attacco batterico o virale, magari dovuto ad un malanno di stagione, a una. Cerchiamo di comprendere più nel dettaglio quali siano le loro caratteristiche, quali le cause di un simile aumento di volume, e quali i sintomi utili per poterli riconoscere.


Linfonodo ascellare gonfio da un mese

E’ difficile distinguere una cisti da un linfonodo senza supporto strumentale. L’ecografia – o altre techniche di diagnostica per immagine – ci aiuta a riconoscere le caratteristiche tipiche di un linfonodo (es. riconoscimento dell’ilo linfonodale) e quindi a porre diagnosi differenziale con una cisti. Quando c’è un’infezione da debellare possono ingrossarsi ed è possibile notare l’aumento di volume soprattutto nella zona del collo e ascelle.


Quando però un linfonodo cresce oltre certi limiti, comincia a mettere in agitazione i genitori. Solo lui con una palpazione ha avvertito il linfonodo gonfietto. Cmq sia, neanche io sono tranquillissima.

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