giovedì 28 aprile 2016

Infiammazione mucosa intestinale

Infiammazione intestinale sintomi. I sintomi sono simili sia per la colite ulcerosa che per il morbo di Crohn, specialmente nella fase primaria di tali patologie. I sintomi che si possono verificare con maggiore frequenza sono la diarrea, il sangue nelle feci, dei dolori che colpiscono l’addome, come ad esempio dei crampi addominali, febbricole. Una dieta corretta può aiutare a fare prevenzione ed a migliorare la condizione dell’ intestino infiammato.


Hanno un effetto benefico sulla mucosa intestinale , specialmente con la colite ulcerosa. Per preparare questi rimedi, vengono utilizzate le piante che hanno proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, antispasmodiche e restitutive.

Cause dell’ intestino infiammato. La causa, ad esempio, può essere alimentare, e cioè dovuta ad un’alimentazione sregolata caratterizzata da abbuffate e un eccesso di grassi, dolci e prodotti ricchi di conservanti e additivi. L’ infiammazione intestinale può essere causata da una serie di fattori.


Nel tenue, la mucosa intestinale è ricoperta da tanti piccoli rilievi digitiformi detti villi intestinali (sono in tutto circa milioni). Con il continuo migliorare del quadro clinico si introducono altri alimenti fino a ritornare, progressivamente, ad un’alimentazione tradizionale, scegliendo cibi ben tollerati che non irritino la mucosa intestinale e quindi non provochino una riacutizzazione dei sintomi ma consentano di prolungare, nel tempo, la remissione clinica. Tuttavia,gli individui con malattia infiammatoria intestinale possono soffrire anche di artrite, malattie della pelle, infiammazione degli occhi, disturbi della vista, del fegato e dei reni, e perdita di tessuto osseo. Tra tutte le complicazioni extra- intestinali , la più comune è l’artrite.


Per lo sviluppo della malattia sono necessari la flora batterica intestinale e l’attivazione dei linfociti T della mucosa intestinale e di altri meccanismi di ipersensibilità ritardata: interleuchina 1 il tumor necrosis factor-alfa e l’interferone gamma. Forma acuta () simula appendicite.

Inoltre il muco depositato al di sopra della mucosa protegge dall’invadenza dei batteri e dall’ infiammazione. La mucosa intestinale , infatti, agisce come una vera e propria barriera fisica nei confronti dei batteri e dei residui alimentari. Infatti la flogosi porta a una dilatazione dei vasi sanguigni con emorragie. Ippocrate, il padre della medicina, affermava che l’ intestino è l’organo dal quale dipende la salute del corpo, per cui curarlo significa avere cura del proprio benessere, volersi bene.


Alcune patologie del distretto ano-rettale possono presentare sintomi simili a quelli del prolasso e sarà quindi necessario andarle ad escludere nella diagnosi differenziale. Le conseguenze dell’ infiammazione cronica. La dieta mediterranea rende più sano il microbiota intestinale. Le due principali patologie sono la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. La terapia per la morbo di Crohn tende a spegnere l’ infiammazione intestinale , attraverso l’azione sui meccanismi cellulari e molecolari dell’ intestino e del sistema immunitario.


Intestino irritato, cosa fare: Come abbiamo visto, i sintomi di questo disturbo sono estremamente avvilenti per il corpo umano perchè portano degli strascichi anche a livello di umore e di impoverimento della qualità della vita. Questa patologia è estremamente comune poiché colpisce circa il della popolazione adulta e, solitamente, segue un andamento cronico. Morbo di Chron, Rettocolite ulcerosa, Colon irritabile sono tutte malattie infiammatorie intestinali che possono essere acuite da un regime alimentare errato.


MICI) ­ Università La Sapienza di Roma Può spiegarci in poche parole cosa sono le cosiddette Malattie infiammatorie croniche dell’ intestino (MICI) e come si manifestano? Nella maggior parte dei casi, la sua forma cronica si sviluppa, così come la colite ulcerosa non specifica di eziologia poco chiara, con la mucosa intestinale che diventa soggetta alle ulcerazioni. Cerca di dormire minimo 7-ore ogni notte. Nelle infezioni intestinali con invasione diretta della mucosa può esservi anche associata la produzione di enterotossina batterica. I più comuni ceppi batterici, che invadono la mucosa , sono: la Shigella, che ha un’incubazione di 2-giorni, una durata variabile di malattia, con sintomi di cefalea, dolori addominali, febbre, tenesmo rettale e diarrea acquosa.


I disturbi digestivi, dovuti al sovraccarico tossico del colon, possono manifestarsi con sintomi apparentemente non correlati, quali problemi dermatologici, dolori articolari, infezioni dei seni paranasali, vene varicose, cali di memoria e irritabilità, solo per citarne qualcuno.

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