martedì 19 novembre 2019

Tipi di mutilazioni genitali femminili

Rimozione parziale o totale del clitoride e delle piccole labbra. Mutilazioni genitali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le mutilazioni genitali femminili (MGF) come “forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili , effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche”. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.


Non conoscono i differenti tipi di mutilazioni genitali né le reali conseguenze da esse provocate perché non sono adeguatamente formati nella diagnosi e nel trattamento. Da uno studio svizzero emerge chiaramente che l’errata o mancata diagnosi si traduce in un errato o mancato trattamento con un danno alla salute e al benessere psicofisico della paziente che si potrebbe evitare.

Si conoscono vari tipi di mutilazioni genitali femminili con diversi livelli di gravità, di cui la più radicale è comunemente chiamata infibulazione. Fatti veloci sulla mutilazione genitale femminile. La pratica è svolta per ragioni sociali, religiose e culturali. Esistono vari tipi di MGF, che variano in gravità. Tipo II ESCISSIONE: asportazione del prepuzio clitorideo, del clitoride e di parte o tutte le piccole labbra.


Sapevi che questa brutale pratica coinvolge 1milioni di donne al mondo? Proprio perché è importante informare e sensibilizzare su questo argomento, abbiamo deciso di parlarne nel nostro articolo. Facci sapere cosa ne pensi.

Igieniche ed estetiche perché in alcune culture, i genitali femminili sono considerati portatori di infezioni e osceni. Infine, vengono chiamate Tipo IV tutte quelle mutilazioni dei genitali femminili che per tessuto rimosso o procedura utilizzata per l’alterazione non sono riconducibili alle descrizioni sopra riassunte. Questa categoria comprende una serie di procedure che generalmente hanno una diffusione limitata a ristrette aree geografiche. Che cosa sono le mutilazioni dei genitali femminili ? L’Organizzazione mondiale della sanità ha distinto le mutilazioni dei genitali femminili in quattro tipi : I TIPO : circoncisione resezione del prepuzio clitorideo con o senza l’escissione di parte o dell’intera clitoride.


Tipo IV : Altri Altri interventi dannosi sui genitali esterni a fini non terapeutici (puntura-pricking, piercing, incisione, cauterizzazione). Purtroppo ancora oggi i medici (pediatri, ginecologi eccetera) sono poco informati su questo argomento, non tutti sanno che le mutilazioni genitali femminili comprendono quattro tipi diversi, ognuno suddiviso in sottotipi, e spesso non sono in grado di offrire trattamenti medici e chirurgici appropriati. Le mutilazioni genitali femminili. Vi sono diversi tipi di MGF, secondo le diverse aree culturali.


Sessualità e culture. Scarica immagini premium che non troverai da nessuna. La mutilazione degli organi genitali femminili. La norma precisa che si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la. MGF), nome dato a tutte le pratiche in cui si ha l’asportazione o l’alterazione di una parte dell’apparato genitale femminile esterno, costituiscono una delle tante tradizioni che il fenomeno immigratorio ha portato, mettendoci bruscamente di fronte a usanze e costumi di cui sappiamo molto poco o niente.


La tipologia di mutilazione varia di paese in paese e non necessariamente gruppi etnici geograficamente contigui praticano lo stesso tipo di mutilazione. Le infibulazioni rappresentano circa il delle pratiche e in particolare, interessano quasi tutta la popolazione femminile di Somalia, Gibuti e Sudan settentrionale. La lotta delle donne contro le mutilazioni genitali femminili , realizzato dalla giornalista Emanuela Zuccalà e dalla fotoreporter Simona Ghizzoni, che testimonia la sofferenza provocata dalla mutilazione genitale , ma anche il coraggio di tante donne combattive di opporsi a questa tradizione millenaria.

Inoltre la tradizione che avvalla le mutilazioni genitali femminili ritiene che la clitoride sarebbe un pericolo al momento del parto per il neonato e per l’uomo al momento del rapporto sessuale. Vengono addotte anche motivazioni “emiche” di pulizia: si ritiene infatti che gli organi genitali femminili siano intrinsecamente sporchi. Ue e 35mila in Italia.

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