giovedì 28 settembre 2017

Mutilazioni genitali femminili italia

Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono un fenomeno globale che coinvolge almeno 2milioni di ragazze e donne in Paesi e costituiscono una violazione dei loro diritti fondamentali. La vera motivazione delle mutilazioni genitali femminili non è ancora stata del tutto accertata. Queste piccole rischiano di subire le mutilazioni , rituali che i genitori non ritengono pericolosi.


Sono allarmanti i dati riportati dalle più importanti rilevazioni a livello nazionale ed europeo riguardo al fenomeno delle mutilazioni genitali femminili , che benché illegale, non si arresta. Le generazioni più giovani sono meno a rischio di quelle delle madri.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le mutilazioni genitali femminili (MGF) come “forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili , effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche”. Mutilazioni genitali. Eppure, le mutilazioni genitali femminili ci camminano letteralmente accanto: con le migrazioni e la globalizzazione, anche in Italia vivono donne che sono state sottoposte a tagli rituali dei genitali , da ragazzine o perfino da bambine: le stime parlano di almeno 35mila nel nostro Paese, nel mondo i numeri sono da capogiro. Un momento di confronto tra istituzioni, società civile e imprese. Oltre il delle donne con mutilazioni genitali femminili presenti in Italia proviene da Nigeria ed Egitto.


Se si considera invece la prevalenza all’interno delle principali comunità sono le donne somale ad essere più colpite (8), seguite da quelle che provengono dalla Nigeria (7) e dal Burkina Faso (7). Per combatterle indispensabile coinvolgere le comunità migranti. Secondo le ultime stime disponibili, in Italia le donne con MGF sono tra 61.

Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile (chiamata Legge Consolo). Dato che la mutilazione genitale femminile è una forma di violenza di genere, non possiamo contrastarle in modo isolato rispetto alle altre forme di violenza contro le donne e le ragazze o ad altre pratiche nocive come i matrimoni precoci o forzati. La sfida nella lotta alle mutilazioni genitali femminili è rendere le donne consapevoli di sé, del proprio corpo, del proprio ruolo, della propria sessualità e delle conseguenze fisiche e psicologiche che questo genere di pratiche hanno per loro stesse e per i loro figli. Si tratta di una consuetudine che coinvolge almeno 2milioni di ragazze e donne in tutto il mondo e che oggi, in seguito ai flussi migratori , ha bussato anche alla nostra porta. Scarica immagini premium che non troverai da nessuna.


Perché se in Italia le donne esposte alle mutilazioni sono 80mila, in Francia sono 120mila e nel Regno Unito i casi appaiono in costante aumento. Una sfida impossibile da vincere solo con norme e controlli: occorre intervenire anche, se non soprattutto, sotto il profilo culturale. La mutilazione degli organi genitali femminili.


La norma precisa che si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la. Una pratica diffusa prevalentemente dell’Africa Subsahariana che l’immigrazione ha fatto conoscere anche in Europa e in Italia. Il termine mutilazione utilizzato con riferimento a queste pratiche, è stato. Sono considerate violazioni dei diritti umani perché interferiscono con le naturali funzioni del corpo femminile.


Ma chiese aiuto e fu aiutata. Nel mondo la piaga tocca 2milioni di donne: mila solo in Italia. A guardare i dati sembra proprio di sì.


In Italia , ad esempio, sono già ora in corso processi istruiti proprio per condannare questa pratica.

MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI La Regione del Veneto nel Decreto n. Ue e 35mila in Italia. In alcune culture esiste una teoria prevalente secondo la quale i genitali femminili possono crescere durante lo sviluppo, come accade per i genitali maschili. Da ciò può risultare una situazione imbarazzante in cui la clitoride giunga a pendere fra le gambe come il pene maschile.


A ricordarlo è Action Ai che lancia una mobilitazione online in occasione della Giornata mondiale contro questa pratica pericolosa, traumatica e discriminatoria. NEW YORK, MARZO - Stop alle mutilazioni genitali femminili. Vuoi sapere di più sul lavoro che Plan International realizza per promuovere e proteggere i diritti alla salute sessuale e riproduttiva delle ragazze adolescenti in.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari