Mutilazioni genitali femminili , su thes. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. In molte culture, infatti, la sessualità femminile è vista come portatrice di malattie e infezioni, per questo si trova indispensabile agire in maniera così estrema.
Un’altra falsa credenza per cui viene praticata la mutilazione genitale femminile è quella di favorire la fertilità della donna e la salute del nascituro. Le mutilazioni genitali femminili sono pratiche tradizionali molto diffuse in Africa e in alcuni Paesi del Medio Oriente e che, in seguito ai flussi migratori, si stanno diffondendo sempre di più anche nei Paesi occidentali. In alcune culture esiste una teoria prevalente secondo la quale i genitali femminili possono crescere durante lo sviluppo, come accade per i genitali maschili.
Da ciò può risultare una situazione imbarazzante in cui la clitoride giunga a pendere fra le gambe come il pene maschile. Di solito è fatto tra l’infanzia e l’età di anni, ma anche le donne adulte possono sottoporsi alla procedura. Scarica immagini premium che non troverai da nessuna. Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile , su camera. Le ragazze attendono insieme.
Molti genitori portano le figlie dai luoghi più sperduti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le mutilazioni genitali femminili (MGF) come “forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili , effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche”. Anche in Guinea, in Eritrea e in Sudan, le percentuali sono molto alte.
Le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili sono diverse. A parte Yemen, Iraq e Indonesia, si trovano tutti in Africa. Secondo l’Unicef circa 2milioni di donne sono state sottoposte a questa pratica in tutto il pianeta. Più della metà vive in soli tre paesi: Indonesia, Egitto ed Etiopia.
Domande e risposte di un fenomeno che coinvolge oltre 2milioni di donne, di cui milioni sono bambine con meno di anni di età. Amref è impegnata nelle comunità per fermare la triste pratica del taglio, che ha ripercussioni fisiche e sociali. Storia delle mutilazioni genitali femminili.
Questa pratica prevalente in Africa sub-sahariana, presente anche nei paesi di religione islamica e di cui sono vittime donne e bambine, ha nefasti risvolti fisici e psicologici. Eppure, le mutilazioni genitali femminili ci camminano letteralmente accanto: con le migrazioni e la globalizzazione, anche in Italia vivono donne che sono state sottoposte a tagli rituali dei genitali , da ragazzine o perfino da bambine: le stime parlano di almeno 35mila nel nostro Paese, nel mondo i numeri sono da capogiro. La norma precisa che si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la. La mutilazione degli organi genitali femminili.
La pratica è quasi universale a Gibuti, Guinea e Somalia. Asha Ali Ibrahim è una donna somala di anni. Poiché stiamo parlando di mutilazioni genitali femminili , è facile capire qual è il suo ruolo in questa storia.
E, in questo caso, il cutter è una donna. Era poco più di una bambina lei stessa quando ha praticato per la prima volta le mutilazioni genitali femminili a un’altra donna. Dato che la mutilazione genitale femminile è una forma di violenza di genere, non possiamo contrastarle in modo isolato rispetto alle altre forme di violenza contro le donne e le ragazze o ad altre pratiche nocive come i matrimoni precoci o forzati.
Unisciti a noi e Nice per combattere le mutilazioni Genitali Femminili.
Sfidando le norme sociali, Nice è sfuggita a soli anni alla mutilazione. Spesso le mutilazioni genitali femminili sono soltanto dei numeri. Elevati, impressionanti. Ma restano comunque freddi, inducono al distacco. Ci si dimentica troppo facilmente che dietro quelle semplici successioni di cifre ci sono in realtà delle storie.
Nelle forme più gravi, dopo aver rimosso il clitoride vengono tagliate anche le piccole a grandi labbra. L’infibulazione, la più cruenta delle mutilazioni genitali femminili che consiste nell’asportazione della clitoride, delle piccole labbra, parte delle grandi labbra vaginali e nella cucitura della vulva – nella quale viene lasciato un piccolo foro per permettere la fuoriuscita dell’urina e del sangue mestruale: questa è una vera e.
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