Per importare, esportare e vendere oggetti d’antiquariato in avorio è necessaria un’autorizzazione. Le leggi in materia sono piuttosto complicate e molto dipende dall’anno in cui l’ avorio è stato ereditato , acquistato, venduto, importato o esportato. La certificazione non serve a certificare se sia o meno avorio e il suo valore. Ho provato a chiedergli maggiori informazioni, ma rimaneva sempre molto vago.
Nonostante questo aveva un modo di comunicare incredibile: non so come, ma mi ha convinto ad approfondire la questione.
La semplice detenzione di oggetti in avorio lavorato quali statuette e monili è consentita dalla legge, mentre la vendita può avvenire solo in presenza della citata certificazione. Ho intuito che poteva essere una truffa. Mi sono ricordato che in passato avevo già ricevuto queste e-mail provenienti dalla Costa d’ Avorio e dalla Nigegia. Altre volte queste e-mail provenivano da una imbarcazione a largo del Golfo di Guinea nell’oceano Atlantico. Di avorio e ambra, di legno di bosso, di castagno o di olmo, raffiguranti animali, frutti o minuscoli personaggi in vari atteggiamenti: sono i netsuke, ninnoli giapponesi fatti per fermare una borsa alla cintura ma anche per essere toccati, manipolati, accarezzati, riposti in tasca o, finiti in ricche collezioni, esposti in apposite vetrine.
De Waal, suo discendente per parti materne, ha ereditato da quel ramo della famiglia le sue origini ebraiche. Sconto e Spedizione con corriere a solo euro.
Acquistalo su libreriauniversitaria. In Africa subsahariana l’ avorio è diventato una merce preziosa contrabbandata da terroristi, bande criminali e contadini alla disperata ricerca di una fonte di sostentamento. Edmund de Waal, Un’ eredità di avorio e ambra (tit. orig. The Hare with Amber Eyes), traduz. Non è un romanzo, non è un saggio, non è una biografia questo inclassificabile libro, decisamente uno dei più belli ed appassionanti che ho letto negli ultimi tempi.
Fra quelli più comunemente spacciati per avorio vero, che in questa guida impareremo a riconoscere, troviamo le ossa di animali e quello sintetico, noto comunemente come di avoriolina. Faccio parte della quinta generazione della famiglia che ha ereditato questa collezione, ed essa fa parte anche della mia storia. Il modo in cui le cose vengono fatte, come vengono maneggiate e che cosa accade loro è stato centrale nella mia vita per più di trent’anni.
Questo semplice oggetto, questa tazzina più avorio che bianca, troppo piccola per il caffè della mattina, persino un po’ sbilanciata, potrebbe trovare posto nella mia vita di cose maneggiate, precipitare nel. Negli ultimi giorni è tornato di moda uno dei raggiri più diffusi su internet, quella della finta eredità da riscuotere. E tra le caselle di posta.
Tali documenti dovranno essere allegati alle richieste di permessi CITES di esportazione verso Paesi terzi, rilasciati da questo Ufficio (o alle richieste di certificati CITES di riesportazione, rilasciati dal Corpo Forestale dello Stato), che sono necessari anche per l’esportazione verso Paesi terzi di strumenti musicali che abbiano componenti CITES (ad esempio avorio , legni tropicali). Un oggetto ereditato genera ancora più facilmente sentimenti di questo tipo in quanto appare come uno di famiglia. Se ti senti in questo modo, tentare di sopprimere tali sentimenti e convincerti che questi oggetti sono inanimati e non possono essere feriti dal tuo comportamento non è una buona idea. Noi eravamo in comunione dei beni e proprietari di alcini immobili. Ora essendo avvenute cause diverse che non vorrei dire ,vorre vendere gli immobili per non lasciare nulla alla mia morte.
Dopo aver visto che le mogli di William ed Harry non hanno rispolverato quel vestito per le loro nozze, la cosa che in molti si sono chiesti è: che fine ha fatto?
Fino a superare quota 50mila euro. Un gruzzolo consistente. Così abili, i truffatori internazionali, da fargli recapitare anche una carta di credito intestata a suo nome. Peccato, però, che a seguito di contatti con il Burkina e la Costa d’ Avorio sia emerso che l’intero castello messo in piedi era una truffa.
E i documenti costruiti ad arte. Dobet Gnahoré è la nuova grande voce dell’Africa. Cantante, ballerina e percussionista della Costa d’ Avorio ha ereditato la forza della tradizione “Bété” da suo padre Boni Gnahorè, maestro percussionista di Abidjan, componente del gruppo pan-africano Ky-Yi Mbock.
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